Come fare automazione movimentazione industriale con GPS, RFID e UWB

17-nov-2021

L’automazione nei processi di logistica interna costituisce uno dei principali fattori abilitanti per l’ottimizzazione della produttività aziendale.

automazione movimentazione industriale
automazione movimentazione industriale

Sebbene l’automazione della movimentazione industriale avvenga, a livello fisico, tramite impianti e macchine trasloelevatrici o di supporto per il picking, il vero fattore abilitante per una completa automazione che riduca al minimo i tempi di attraversamento del magazzino deriva da una gestione dell’instradamento efficiente ed efficace. 

Il primo passo verso una gestione integrata della movimentazione industriale è quindi avere una visione d’insieme, in tempo reale, sulla posizione e sulla disposizione di tutti i componenti del magazzino, siano essi elementi attivi, dai carrelli elevatori agli AGV (Automated Guided Vehicle), o i prodotti e le merci da movimentarsi. Questo approccio, che si basa sulla creazione di un RTLS (Real Time Locating System), offre forti vantaggi in fase di schedulazione e gestione delle traiettorie per il prelievo dei prodotti a magazzino, che possono essere completamente automatizzate, riducendo, oltre alle tempistiche, anche gli errori di movimentazione e spedizione.

La base dei sistemi RTLS risiede nelle tecnologie di identificazione e posizionamento. Di seguito, elenchiamo e discutiamo i vantaggi e gli svantaggi di alcune di quelle utilizzate per l’identificazione automatica ed il posizionamento nei processi di automazione della movimentazione industriale per la logistica interna.

 

Automazione della movimentazione industriale: il GPS

La tecnologia GPS (Geo Positioning System) sfrutta triangolazioni satellitari per rilevare la posizione di un oggetto, anche in ambienti di metrature importanti. Essendo una tecnologia basata su triangolazioni satellitari, è una soluzione ideale solo per magazzini in ambiente esterno. La scarsa precisione nella misura della posizione, nell’ordine del metro, che peggiora sensibilmente in ambienti interni, non la rende una soluzione adottabile nei normali processi di automazione della movimentazione industriale per la logistica interna.

 

Identificazione del prodotto innovativa grazie alla RFID

La tecnologia RFID (Radio Frequency Identification), come suggerisce il nome, nasce come una soluzione per l’identificazione, univoca ed automatica, di ogni tipo di prodotto sul quale sia possibile applicare l’etichetta magnetica, il cosiddetto tag RFID. 

La tecnologia RFID rivoluziona il modo di approcciare l’identificazione del prodotto nel magazzino, che si basava, e spesso si basa ancora, sulla lettura di codici a barre o sui più recenti QR code. Sebbene infatti il passaggio dai codici a barre ai QR code abbia portato ad uno sfruttamento bidimensionale dell’etichetta di identificazione, aumentando in questo modo la densità d’informazione che è possibile inserire nell’etichetta stessa, la tecnologia RFID presenta dei notevoli vantaggi rispetto alle tecnologie di identificazione ottiche.

Innanzitutto, il tag RFID non solo può essere letto, ma anche scritto ed aggiornato con facilità. Questo consente ad esempio di inserire informazioni utili per la value chain man mano che il prodotto viene instradato all’interno del magazzino. Un ulteriore vantaggio risiede nel fatto che le letture e scritture del tag RFID possano avvenire automaticamente e senza visibilità. Non solo: le letture di più tag possono essere effettuate contemporaneamente, ed è quindi possibile scansionare, tramite appositi varchi, i prodotti di interi lotti già imballati mentre questi transitano sui nastri trasportatori.

 

I plus dell’UWB nel campo dell’automazione movimentazione industriale

La stessa tecnologia dell’RFID, fondata sull’utilizzo delle radio-frequenze, è alla base della tecnologia dell’UWB (Ultra WideBand). La differenza di frequenze utilizzate, che per il protocollo UWB può essere dell’ordine delle decine di GHz, permette di estendere il raggio utile per la lettura, che per l’RFID si aggira sul metro o poco più nei varchi, fino a superare il centinaio di metri.

Una rete di lettori UWB, detti ancore, permette quindi di identificare centinaia di oggetti e triangolarne la posizione in tempo reale su tutta la superficie del magazzino con una precisione inferiore al metro, consentendo di fatto la realizzazione di un vero e proprio Real Time Locating System. La conoscenza in tempo reale della posizione di ogni singolo attore all’interno del magazzino permette la gestione ottimizzata e lo scheduling delle operazioni di intralogistica e movimentazione industriale.

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